giovedì 8 aprile 2010

Napolitano e le riforme


Giorgio Napolitano ha firmato la legge sul legittimo impedimento, dopo non aver apposto la firma a quella sul lavoro (e viene da pensare che, se prima aveva firmato senza fiatare leggi poi ritenute apertamente incostituzionali, la non-firma di quella sul lavoro sia stata la premessa della firma della "leggina" sull'immunità).
E c'è anche chi dice (per esempio Berruti sul "Corriere") che è giusto così, che questo segnerà una tregua di 18 mesi (tanto dura la leggina). E che forse verrà messa via per ora la minaccia della legge sulle intercettazioni(?).
Ma è singolare che proprio nello stesso giorno della firma arrivino voci sul contenuto del nuovo Lodo Alfano (che non durerebbe solo 18 mesi). Che, addirittura, sgancerebbe i pm dall'ordinamento giudiziario, mettendoli sotto il controllo diretto dell'esecutivo.
Ma, per approvarlo, il presidente del Consiglio ha bisogno del Parlamento, dunque anche del Pd. Dunque di un clima più disteso in cui si possano fare "le riforme" in silenzio, senza gridare, senza titoloni su certi giornali.
Ecco, il nostro Presidente della Repubblica ha davvero a cuore le riforme.

Nessun commento: