venerdì 26 marzo 2010

che gusto ha la libertà


Di una cosa sono sicuro: dopo Raiperunanotte di ieri sera - un format inedito, certo, ma pur sempre una trasmissione tv dentro il rettangolo di uno schermo - ho gustato di nuovo, dopo anni, il sapore della libertà legata a una trasmissione tv. Quella più impagabile: la libertà di parola. (E non c'entra niente la mancanza del contraddittorio, quella era una festa della libertà d'espressione, si vedeva anche da lontano, nei guizzi dentro gli occhi di Santoro.) Dorfles che dice che forse la nostra non è proprio una democrazia, Luttazzi che parla di inculate, Benigni in un giardino solo con Ruotolo che dice che c'erano un milione di persone, eccetera. La satira, l'intelligenza. La Libertà di Parola.
Mi ricordava una trasmissione degli anni '80, a volte.
Ma era solo il gusto della libertà che, dentro quel rettangolo lì, sembrava scoppiare.

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