mercoledì 18 marzo 2009

L'onda

L'onda è un film ben fatto nella regia, nella fotografia, nella recitazione e nella scrittura dei dialoghi. E' un film che, però, pecca nelle scelte di sceneggiatura. E', secondo me, un cattivo esempio di scrittura cinematografica, nel quale la regia e il montaggio prevaricano la scrittura, schiacciando la trama, soffocando la riuscita. Tutto accade nell'arco di 5 giorni. In così poco tempo si rivoluziona un mondo, un microcosmo, che minaccia di cambiare il mondo intero. Le trame della sceneggiatura non reggono la bomba registica e il risultato è un coup de théâtre finale ingiustificato che non accontenta. Rimane un bel film, che resta nella mente per il suo forte impatto e per la naturalezza dei dialoghi e delle recitazioni vivide che, per certi versi, non possono non ricordare le atmosfere de La classe, altra pellicola girata interamente all'interno di una scuola e nella quale, invece, la sceneggiatura è impeccabile.
Troppa carne al fuoco, ma di buona qualità. Si esce dal cinema con una sensazione di crudezza, di mezza cottura, infatti.

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