mercoledì 16 gennaio 2013

Campagna elettorale, media e consenso

La politica è in campagna elettorale, e quindi tutto il sistema che la racconta in questo periodo mostra i suoi meccanismi in maniera più scoperta.
Non si può non notare che tutti i media (giornali, radio, tv e tg) hanno un modo di comunicare che si potrebbe generalmente chiamare "berlusconiano", cioè ricalcato sul modo Berlusconi di presentarsi pubblicamente: gossip, voyerismo, inclinazione per la battuta, la boutade, la superficialità. Ciò che rimane escluso è l'approfondimento, uno sguardo critico, l'inchiesta, una sorta di "serietà" (sobrietà, che infatti ci aveva molto colpiti tutti un anno fa).

Così facendo tutti i mezzi di comunicazione, anche i più avversi alla coalizione del Cavaliere, non fanno altro che amplificare ogni volta che profferiscono verbo i "modi" di Berlusconi, le sue logiche, il suo "cervello". E quindi lo leggittimano.
Ne consegue che più è lunga la campagna elettorale più Berlusconi è destinato a guadagnare consensi, fino ad arrivare idealmente al cento percento.

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