lunedì 29 dicembre 2008

il sesso

«La sola cosa che nella vita conta è il sesso.»
«E a te chi te l’ha detto?»
«Nessuno, lo so da me e basta.»
«No, dico, ma per fare certe affermazioni bisognerebbe essere sicuri.»
«E infatti lo sono.»
«Non ho nessuna intenzione di continuare una conversazione che già so come andrà a finire!»
«Allora va’ affanculo.»
«Vacci tu.»
«Visto che avevo ragione?»

Ero sulla mia ambulanza, e non era certo la prima volta che andavamo a prendere Michael.
Come sempre, la povera signora Rita, sua madre, un’italiana vestita da casa, l’accompagnava corrucciata all’ospedale. Michael era stato chef, in una vita precedente, poi sua moglie, un’americana isterica e succhia soldi, stando ai racconti di Rita, l’aveva lasciato e lui aveva dato fuori di matto. Più o meno ogni sei mesi gli veniva una crisi, e allora lì qualche vicino chiamava la polizia e quelli allertavano noi, e c'era da correre.
Vivevano tra Chinatown e il Village, in una via di bassi edifici con le scalette di sicurezza arrugginite e aggrappate alle ruvide pareti esterne.

Nessun commento: